Giornata Mondiale della Filosofia 2018:LECTIO MAGITRALIS “DE AMICITIA” di FRANCESCA RIGOTTI

l salone comunale di Palazzo Vermexio nell’isola di Ortigia a Siracusa, ha fatto da cornice alla Lectio Magistralis dal titolo “De Amicitia”, tenuta dalla prof.ssa Francesca Rigotti per celebrare la Giornata Mondiale della Filosofia, quest’anno dedicata all’Amicizia da Nuova Acropoli. Brevi interventi hanno preceduto la lectio: i professori Roberto Fai ed Elio Cappuccio del Collegio Siciliano di Filosofia hanno parlato di “Politica e Amicizia” e di “Philia e legame sociale” , mentre la prof.ssa Elga Daniele di Nuova Acropoli Siracusa ha condiviso idee e riflessioni sull’amicizia filosofica, quel sentimento che porta dentro di sé il vero interesse per la conoscenza gli uni degli altri e che genera legami di autentica fratellanza, andando oltre le difficoltà di ogni genere. Francesca Rigotti, filosofa, docente universitaria e scrittrice, studia e ricerca in Germania, insegna all’Università Svizzera di Lugano e partecipa ad incontri, dibattiti e festival della filosofia in Italia; è autrice di numerosi libri tradotti in 13 lingue, che esprimono la passione dell’autrice per l’interpretazione metaforica del pensiero filosofico, del ragionamento politico e dell’esperienza di vita quotidiana. Tra i testi più noti vi sono “La filosofia delle piccole cose”, “Il filo del pensiero”, “Metafore della politica”, “Una donna per amico” fino all’ultimo “De Senectute”.

La prof.ssa Rigotti ha ripercorso abilmente le idee dei grandi filosofi e pensatori di tutti i tempi sull’amicizia, tra cui Aristotele, Epicuro, Seneca, Marco Aurelio, Montaigne, Nietzsche e Bauman ed ha anche fatto riferimento a dei sociologi contemporanei, per i quali bisogna fare attenzione al diffondersi dell’amicizia virtuale a scapito della percezione del tono della voce, della lingua del corpo e dei feromoni; senza contatto visivo e tattile ci si comporta in maniera meno consapevole. Un ruolo speciale nello svolgimento della lectio ha avuto Cicerone, il quale sosteneva che partecipare ad eventi bellissimi o vedere e ascoltare cose eccellenti senza poterle raccontare ad un amico non provoca alcun piacere. Il grande oratore definiva inoltre l’amico “un altro me stesso, l’altro la cui anima si mescola talmente con la mia, da fare quasi una cosa sola dei due”. Infine, reduce dal suo ultimo lavoro “De Senectute”, la filosofa ha parlato dell’importanza dell’amicizia in vecchiaia.

Il pubblico è intervenuto numeroso ed ha mostrato coinvolgimento per un tema che ricopre un ruolo fondamentale nella vita di ognuno, portando con sé spunti e ispirazione per coltivare l’amicizia filosofica, un sentimento nobile da condividere con chi aspira alla conoscenza di se stesso innanzitutto ed anche degli altri con cui vivere in armonia, rispettandosi e sforzandosi di essere “amici” autentici e dar valore all’antico adagio “Chi trova un amico trova un tesoro”.